La sanità pievese e le promesse elettorali della destra

PDCdP

Non c’è bisogno di tante parole per descrivere quanto sta accadendo nella sanità pievese. Le promesse della destra nelle ultime campagne elettorali (attualmente alla guida di regione e comune) raccontavano di più servizi sanitari e l’ospedale. Oggi la realtà è che la USL Umbria 1 ha comunicato direttamente al Sindaco, per voce del Direttore sanitario, l’intenzione di ridurre l’attività di radiologia e di chiudere il Punto di Primo Soccorso di Città della Pieve durante la notte. 

Dopo questo non ci sono più scuse; solo facce rosse come quella del Sen. leghista Briziarelli che viene a Città della Pieve a promettere pubblicamente alla gente per poi ottenere l’opposto dai suoi amici di partito in regione, capeggiati dal “super assessore” veneto Luca Coletto.

Proprio quando, dopo l’emergenza Covid, è conclamata la necessità d’investire e programmare una sanità Pubblica di territorio, veramente vicina ai cittadini, il sistema sanitario regionale va nella direzione opposta: chiude il PPS la notte e riduce l’attività di radiologia.

La risposta, da parte del Pd non può che essere in disaccordo rispetto a chi sta dimostrando di prediligere una sanità privata e lontana dai territori e dalle persone

E’ ormai solo un ricordo (in realtà non molto lontano) di quando la regione programmava per Città della Pieve una struttura capace di erogare servizi territoriali all’avanguardia come quelli previsti per la diagnostica, punto di riferimento regionale e non solo per l’area del Trasimeno, con importanti investimenti per strumentazioni e personale qualificato in grado di offrire un servizio di qualità e numero di prestazioni elevate. 

Di facili promesse elettorali si vive una stagione; il completamento dei lavori e l’implementazione dei servizi sul plesso di Città della Pieve non possono aspettare oltre.

L’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ed il Senatore Luca Briziarelli
il Sindaco di Città della Pieve Fausto Risini

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