La relazione di Letta, ecco la sintesi.

PDCdP

Noi dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei comportamenti. #IocisonoPD, mi sono candidato a Segretario @pdnetwork, ma so che non serve un nuovo Segretario, l’ennesimo. Serve un nuovo PD.

Nell’assemblea nazionale PD del 14 marzo 2021 è stato eletto con 860 voti favorevoli 2 contrari e 4 astenuti il nuovo Segretario Nazionale Enrico Letta. Nella sua relazione ha ribadito più volte l’importanza di ridare voce ai territori, ai militanti ed iscritti, ai Circoli, per ricostruire un Partito vittima delle correnti e delle divisioni e soprattutto per organizzarci in vista delle prossime elezioni che dovremo affrontare uniti, forti e con spirito positivo.

E’ stata subito inviata ai segretari di Circolo la Relazione del neoeletto segretario, insieme ad un Vademecum  da compilare, con la finalità di innescare una riflessione che coinvolga l’intera comunità del Partito Democratico. Si chiede alla classe dirigente di incontrarsi (online o dal vivo)  e di esprimere le proprie idee, proposte, analisi riferite ai 20 punti principali della relazione di Letta ed una ventunesima domanda aperta sull’organizzazione delle Agorà Democratiche. I risultati di queste discussioni dovranno essere restituiti alla nuova Segreteria del PD entro mercoledì 31 marzo 2021.

Sintesi dei 21 punti della relazione di Enrico Letta: Progressisti nei contenuti, riformisti nei metodi, radicali nei comportamenti

PANDEMIA E FUTURO

Partiamo dalla difficile situazione in cui ci troviamo da un anno a questa parte e dalla quale usciremo solo con il vaccino, la scienza, la cooperazione nazionale ed internazionale; continuando a sostenere la centralità della tutela della salute pubblica e riflettendo sulle fragilità dello Stato in modo particolare nel suo rapporto con le Regioni (1).

Nel 2021 l’Italia ha la grande responsabilità di guidare il G20 mettendo al centro la salute come “bene comune mondiale” ed il primato dei diritti umani. Punto importante creare un indice ufficiale sui costi del non coordinamento a livello internazionale. Quanto ci è costato a livello di vite umane e di spreco di risorse il non coordinamento internazionale? Il PD vuole un’Italia globale che promuova il multilateralismo, i diritti umani e la cooperazione allo sviluppo (2).

Stipulare un Patto tra generazioni, tra giovani ed anziani, patto nato dallo spirito di sacrificio degli uni per gli altri in questo anno di pandemia (3)

Allarme rosso sulla situazione delle DONNE nel nostro paese, aggravata dalla pandemia: aumento di violenze domestiche e femminicidi, peggioramento delle condizioni di lavoro e di crescita e realizzazione professionale, difficoltà a conciliare lavoro, famiglia, vita privata. Devono essere centrali e prioritarie nell’agenda democratica le questioni di genere. (4)

PARTITO

Nuovo approccio per rilanciare il PD ed un nuovo modo di fare politica. Primo pilastro: PARTECIPAZIONE ED APERTURA a tutta la società civile. Secondo pilastro: tenere insieme “ANIMA E CACCIAVITE” cioè unendo la nostra identità, i nostri valori alla concretezza (gli strumenti necessari a realizzare le nostre idee). (5)

La missione prioritaria è diventare il Partito dei giovani e possiamo esserlo solo facendo tornare a parlare i giovani. Due strade per realizzare questo obiettivo: formazione politica per formare la futura classe dirigente (Università Democratica), no a politici di professionale ma neanche a politici improvvisati! Le sfide globali di questa epoca – pandemia, cambiamenti climatici, protezione dei dati – richiedono una classe dirigente all’altezza, con competenze trasversali. Seconda strada è il diritto di voto ai sedicenni per riequilibrare un corpo elettorale troppo anziano. (6/7)

La formazione è la base per una società migliore, promuovere investimenti nella scuola e nelle Università, puntando sulle nuove tecnologie, sulle competenze scientifiche e matematiche e sull’interdisciplinarietà. Rivalutazione del mestiere dell’insegnante. (7)

Il PD non è il Partito del potere, non siamo la protezione civile della politica o i salvatori della governabilità, che devono difendere il paese dal pericolo di populismo antieuropeista portato avanti da Lega e Movimento 5Stelle (posizioni antieuropeiste cambiate o abbandonate rispetto al 2018). Non dobbiamo avere paura di stare all’opposizione, ma allo stesso tempo dobbiamo lottare per vincere le elezioni. (8)

Vincere le elezioni creando un nuovo centrosinistra aperto a coalizioni ed alleanze che condividano i nostri stessi valori. Un nuovo centrosinistra che si confronterà con il Movimento 5Stelle guidato da Giuseppe Conte e che sarà alternativo alla destra di Meloni e Salvini. (9)

Un Partito che deve essere il motore del Governo Draghi e lavorare per il successo del Next Generation EU, ma allo stesso tempo prepararci alle elezioni. (10)

EUROPA/ITALIA

Next Generation EU è lo strumento necessario per affrontare tre grandi questioni: 1- la sostenibilità ambientale come scelta per un nuovo modello di sviluppo e innovazione; 2- il debito pubblico sostenibile partendo da una pubblica amministrazione moderna ed efficiente che renda il nostro Stato più competitivo; 3- il deficit demografico che va risolto mettendo al centro il lavoro, combattendo l’ingiustizia sociale e lo squilibrio fiscale. Vogliamo una società che tuteli i disabili e le persone non autosufficienti. Punto importante IUS SOLI (P.S. come leggevo sull’Espresso forse converrebbe cambiargli nome per far passare finalmente questo diritto che è sempre stato osteggiato e strumentalizzato dalla Destra e non capito dai cittadini. Non si tolgono diritti a chi già ne ha, ma si aggiungono a chi gode di minori diritti, non si parla di immigrati ma di italiani a tutti gli effetti, creando una società più giusta ed inclusiva. (11)

Tema centrale è la crescita del paese e soprattutto la crescita del Sud, processo che parte dalla lotta alle mafie, da qui una giustizia più efficiente. Promozione dell’internazionalizzazione delle imprese e valorizzazione delle PMI (nel PD ci sarà un rappresentante speciale sulle PMI). Introduzione della TECH TAX e combattere i paradisi fiscali. Applicatori del principio costituzionale di progressività e premiare la fedeltà fiscale. Il futuro dell’economia italiana passa dal TURISMO, dalla CULTURA, dallo SPORT. (12)

Vogliamo un’economia della CONDIVISIONE: dovrà cambiare la visione che abbiamo dell’azienda ed i rapporti che ci sono all’interno delle imprese (un nuovo rapporto tra lavoratore, manager, azionista). Le azioni dovranno essere distribuite ai dipendenti gratuitamente ed in condizioni favorevoli. Dare sostegno e dignità al Terzo Settore e rilanciare il dialogo con sindacati, corpi intermedi e rappresentanti delle imprese. (13)

Tre snodi decisivi per il futuro dell’Europa: 1- con Next Generation EU l’Europa ha finalmente messo al centro delle sue politiche solidarietà e sostenibilità, obiettivo è rendere questo strumento strutturale nell’EU. 2- Patto di Stabilità basato su sostenibilità verde e sociale. 3- Creazione di una vera Europa sociale, nuovo contratto sociale dove nessuno resta indietro facendo convivere apertura e protezione. (15)

Una grande occasione sarà la Conferenza sul futuro dell’Europa, gruppi di cittadini europei e nazionali che discuteranno in merito alle priorità politiche dell’UE. Noi vogliamo essere al centro per rilanciare la democrazia europea. Diritti per tutti all’interno dell’UE, ottima notizia la risoluzione che dichiara l’Europa una LGBTQUI Freedom Zone. Ci battiamo per la cittadinanza europea ed italiana a Patrick Zaki e per un migliore patto migratorio europeo. (16)

La transizione digitale è il cuore di Next Generation EU, il digitale ha un ruolo fondamentale per la partecipazione delle persone alla società, all’economia ed anche alla politica. Promuovere la cittadinanza digitale a livello europeo, mettendo al centro la persona, così da creare un modello alternativo che possa competere con Stati Uniti e Cina. (19)

FUTURO DEL PARTITO

L’Italia ha una democrazia malata che si manifesta con l’instabilità governativa (sette Governi in dieci anni con sei primi ministri). Quattro interventi per curarla: 1-riforma dei regolamenti parlamentari per combattere il trasformismo e limitare i cambi di partito. 2-introduzione della sfiducia costruttiva. 3-nuova legge elettorale superando le liste bloccate. 4-applicazione dell’art. 49 della Costituzioni “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. (17)

Verifica parlamentare per condividere le proposte, i temi ed i valori che ci accomunano, dobbiamo dare un’immagine di coerenza e coesione. (18)

Abbiamo detto che dobbiamo tornare ad essere un Partito di prossimità radicato nei territori (il PD avrà un responsabile speciale delle politiche di prossimità) in special modo i territori di montagna, le zone del centro Italia colpite dal sisma, il mondo dell’agricoltura. Maggiori rapporti con Sindaci ed amministratori. (14)

Partito leaderistico od orizzontale? Che tipo di soggetto politico vogliamo diventare nel futuro? Non il Partito delle correnti, dobbiamo essere un modello democratico capace di sfruttare le opportunità dell’innovazione digitale. (20)

Nell’ultimo punto si chiedono proposte su come organizzare le Agorà Democratiche, cioè uno strumento per ridare voce ai territori, ai cittadini, ai militanti e simpatizzanti e rendere il partito ancora più aperto, inclusivo e partecipato. (21)

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