Giornata della Memoria

PDCdP

COMUNICATO STAMPA
Il 28 maggio 2020 il Comune di Città della Pieve, su proposta del gruppo consiliare Città della Pieve in Comune, ha conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoa italiana.
Nel suo libro, “La Memoria rende liberi” Liliana Segre scrive:
“La risposta a quanto è accaduto sta in una sola parola: INDIFFERENZA, tutto comincia da quella parola, gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. Un popolo abituato all’orrore è sempre pronto a voltare lo sguardo, è sempre disposto a ignorare la richiesta di aiuto di un fratello che soffre, a tradire la fiducia di un vicino in pericolo. E’ come assistere a un naufragio da una distanza di sicurezza. Non importa quanto grande sia la nave o quante persone abbia a bordo: il mare la inghiotte e un attimo dopo tutto torna uguale a prima. Non un’onda in superficie, non un’increspatura. Solo un’immobile distesa d’acqua salata.”
Ecco quindi che il 27 gennaio non possiamo solo celebrare, come una semplice cerimonia, la giornata della memoria. Il 27 gennaio è innanzitutto l’occasione per dire grazie a persone come Liliana Segre, alla loro capacità di continuare a battersi per un mondo in cui non si ripeta più quanto accaduto in quegli anni di angoscia e venuto alla luce quel 27 gennaio del 1945 con l’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
Ma questo non basta… la memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza!
Su un monumento del campo di concentramento di Dachau, inciso in tre lingue diverse, è riportata la seguente frase: “Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”.
Ecco quindi che l’impegno a coltivare il senso della storia e il valore della memoria ha bisogno di perenni attenzioni.

Tutte le forze democratiche e progressiste del centro sinistra di Città della Pieve, in nome dell’antifascismo e della difesa della democrazia, si impegnano a coltivare questa comune esigenza convinti che, passate le cerimonie, sia questa una delle sfide della buona politica.

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