Il sindaco leghista Latini chieda scusa alle donne, ritiri l’indegna ordinanza sul divieto di indossare abiti succinti e di avere atteggiamenti provocanti. Invece di perdere tempo con atti oscurantisti si occupi, davvero, del degrado della sua città, sempre se ne è capace, altrimenti rassegni le sue dimissioni.
Questa è l’unica cosa che può fare se tiene al decoro e all’immagine di Terni.Non è la prima volta che questa destra prova a comprimere i diritti e le libertà delle persone. Vogliono fare dell’Umbria un laboratorio politico contro le donne.
Oggi il sindaco Latini trasforma la lotta alla tratta e allo sfruttamento della prostituzione in una guerra alle donne, tentando di moralizzare il comportamento e, ancor più grave, il loro abbigliamento. Tutto questo è lontano anni luce dalla cultura democratica e liberale della nostra Umbria. Lottiamo per cambiare!
Tommaso Bori – Segretario Regionale Pd Umbria